Manifestazione

Roma e Milano 22 ottobre 2020

Il 22 ottobre le nostre ragazze hanno organizzato una manifestazione statica per dare voce al loro diritto di essere madri!

In contemporanea nella piazza di Montecitorio a Roma e in piazza della Scala a Milano  le donne affette dalla Sindrome di Mayer Rokitansky, insieme ad associazioni che da sempre si battono per garantire rispetto dei diritti civili per tutti, si sono ritrovate per manifestare contro chi cerca di manipolare il pensiero delle persone per creare posizioni contrarie a tecniche che la ricerca mette a disposizione di chi non può avere una gravidanza.

In particolare, a Roma in Piazza Montecitorio le ragazze Rocky, le loro famiglie, le associazione “Luca Coscioni” e “Certi diritti” sono scese in piazza a protestare contro la proposta di rendere reato universale la Gestazione Per Altri. La proposta va oltre l’attuale divieto presente nel nostro paese di usufruire di questa tecnica, ma addirittura chiede che vengano giudicati criminali coloro che ne hanno accesso in altri paesi dove questa è legale.

La manifestazione ha messo finalmente in luce che la GPA è una tecnica medica che permette alle donne fertili, ma che non hanno possibilità di procreare per patologia di vario tipo, di avere un figlio proprio avvalendosi dell’aiuto solidale di un’altra donna. E le patologie, purtroppo, sono tante oltre alla sindrome di Rokitansky: mancanza di utero a seguito di tumore, endometriosi grave, malattie sistemiche dell’apparato cardiocircolatorio, malattie neurologiche e tante altre.

Queste donne e i loro compagni chiedono che venga loro riconosciuto il diritto ad avere una famiglia, chiedono di avere lo stesso diritto delle altre coppie, accedendo a questa tecnica e facendosi aiutare da un’altra donna che, in modo solidale, si mette a disposizione per fare nascere una vita.

Chiedono di non sentirsi criminali al rientro da un paese dove questa tecnica è normata e pubblicamente riconosciuta come terapeutica, ma soprattutto chiedono che il nostro Parlamento approfondisca il tema della GPA solidale, che tuteli i diritti di tutte queste donne che per una patologia non possono coronare il loro sogno di famiglia.

 

Forti le testimonianze di Maria Sole, Ilaria, Marcello, Laura, Leonardo, Filomena e tutti quelli che, dal vivo o registrati, hanno voluto raccontarsi, mostrare il loro dolore, far sentire la propria voce, sollevare una richiesta di essere ascoltati di fronte al silenzio del legislatore che, come ci ha spiegato Filomena Gallo, è stato più volte richiamato persino dai tribunali e dalla Cassazione a legiferare su questa materia.

 

Fortuna ha voluto che, nel corso della manifestazione siamo stati raggiunti dapprima dalla senatrice Isabella Rauti e successivamente dall’onorevole Giorgia Meloni alle quali abbiamo potuto esporre un punto di vista che loro stesse hanno ammesso di non conoscere. Le due esponenti politiche, visibilmente colpite dalle implicazioni della sindrome, hanno assunto l’impegno di approfondire il tema in modo da conoscere meglio aspetti che a loro erano ignoti e di leggere il disegno di legge curato dalla associazione Luca Coscioni sulla GPA.

Si sono prese un impegno queste due donne e mamme di fronte a tutti noi e la nostra speranza è quella che decidano di discutere seriamente il tema della GPA in Parlamento arrivando a definire un disegno di legge che permetta di tutelare i diritti di tutti, non fermandosi agli slogan e ai luoghi comuni che fino ad oggi ci hanno propinato.

Qui un link ad un servizio di Repubblica che racconta la storia della manifestazione.